La società urbana europea è ad un bivio. Continuare a crescere, consumando spazio al suo esterno, polverizzandosi in quelle strutture a densità variabile che chiamiamo ancora città, o ritrovare un “limite” e un disegno, con luoghi che crescano per “rigenerazione”.
Serve un nuovo ‘patto’ tra le grandi sfere ambientali – città, natura, agricoltura. L’intuibile complessità delle ricadute di un tale programma comporta il ripensamento, culturalmente epocale, del rapporto che il nostro tempo ha generato tra città e natura diventata, sempre più, spazio intercluso al mondo costruito.
“Fare città”, lo sappiamo, significa oggi recuperare la capacità di indirizzarne la crescita per densità, stratificazioni, sostituzioni e, al contempo, promuovere programmi di qualità che ne catalizzino le energie diffuse.
E’ il tema di una cultura urbana in grado di riconoscere alla città la sua ragione di luogo di scambio dei beni, delle informazioni, senza rinunciare alla sua natura di memoria delle emozioni collettive, luogo dell’urbanità, della convivenza, della civiltà nella diversità.
Per quanto questi temi siano certamente oggetto di molte iniziative a rischio di replica – se mai lo possano essere ambiti liberi di confronto – vorremmo, senza presunzione, che questa nostra associazione riuscisse ad intercettare un pensiero critico e costruttivo attraverso una progettualità “pragmaticamente” orientata ad individuare e sostenere opportunità per le giovani fasce generazionali.
Una politica di valorizzazione e impulso verso il lavoro intellettuale, le reti di impresa e quelle di un artigianato contemporaneo, che esplori nuove possibili attività per start up e il disegno, innovativo e promettente, di forme di condivisione degli spazi di lavoro e dell’abitare.
Progetto ambizioso, ma crediamo stimolante e che sollecita una natura pluridisciplinare delle azioni e molte sinergie con chi già si occupa di questi argomenti.
L’Associazione intende perseguire le proprie attività nel segno dell’impegno etico, civile, sociale secondo i principi e gli obbiettivi raccolti nel proprio Statuto e che si possono sintetizzare nell’impegno a promuovere la cultura nelle diverse forme e manifestazioni quale elemento educativo e formativo della persona; a svolgere un’attività di valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale; a porre la qualità come obiettivo di riferimento nei processi di trasformazione urbana, incentivando le pratiche partecipative della progettazione.
URBANLAB si pone come uno dei possibili interlocutori di singoli (professionisti, ricercatori, operatori artistici, letterati, lavoratori di imprese innovative) e di Istituzioni nello sviluppare reti e attività di servizio, attività di comunicazione, iniziative scientifiche, culturali e artistiche tra attori istituzionali e persone fisiche interessate alle politiche inerenti la città e il suo habitat. In quest’ottica diventa rilevante sostenere e/o attivare osservatori interdisciplinari sulla società e le politiche urbane con il coinvolgimento di contributi a titolo esemplificativo nel campo dell’architettura, dell’urbanistica, del design, della grafica, del paesaggio, delle scienze ambientali e geotecniche, del diritto, dell’economia, dell’antropologia, della sociologia, dell’arte., attivando sinergie culturali, artistiche, scientifiche, economiche in collaborazione con Istituzioni territoriali, enti di ricerca, enti di volontariato e di terzo settore, associazioni, pubbliche e private, società di produzione o di servizi.
L’auspicio è che URBANLAB possa costituire un riferimento e un interlocutore qualificato per amministrazioni, istituti di ricerca, Fondazioni pubbliche o private, società per l’ideazione e l’implementazione di politiche attinenti ai temi richiamati e assunti dagli scopi statutari.