la città solidale: tre incontri in tre luoghi
Ottobre – Novembre 2016
allestimento Struttura iconica smontabile. Il progetto intende possibilmente coinvolgere giovani progettisti con il finanziamento di sponsors istituzionali e/o privati (federlegno, aziende settore arredo e/o media)
partner ADI, Ordine Architetti, Università
primo incontro – Domenico Barrilà
Bambini, ragazzi, famiglie, legami. Il laboratorio del sentimento sociale
Da qualunque parte li si guardi e quali che siano le forme giuridiche che assumeranno, all’interno di una trasformazione continua, i nuclei famigliari rappresentano soggetti insostituibili per la tenuta delle collettività, il primo vero mattone della vita sociale allargata. Nuclei familiari sani, cooperativi e solidali, che al proprio interno promuovono e collaudano il sentimento sociale, ossia la capacità di sentire sincero interesse verso i propri simili, rendono solidi gli edifici che gli uomini edificano per contenere gli esseri umani. UrbanLab, sensibile al tema di una felice integrazione tra il contenitore e il contenuto, tra i materiali e la vita, vuole riflettere insieme ai cittadini interessati sulle piccole cose che toccano i nostri mondi interiori e i nostri legami, quelli familiari e quelli sociali, su come il modo in cui costruiamo i percorsi educativi influenza, positivamente e negativamente, la vita civile. Una società accogliente, solidale e amante della legalità, prima che dalle intenzioni della politica, può nascere soltanto tra le mura di un nucleo affettivo. Il modo in cui educhiamo i bambini e i ragazzi, lo stile con cui costruiamo e rispettiamo i legami ravvicinati, diverrà la matrice del contributo che ogni individuo fornirà agli estranei. Insegnare un figlio a salvare se stesso in dispregio degli interessi collettivi è come mettere una piccola carica esplosiva alla base dei palazzi, sempre più altri, che rendono apparentemente imponenti le nostre città. Tutto ciò di cui spesso ci lamentiamo, indifferenza, illegalità, cattiva politica, è nato nel chiudo delle nostre case ed è solo nello stesso perimetro che può essere sconfitto. L’evento prevede una conferenza introduttiva, tenuta da Domenico Barrilà, seguita da un confronto con il pubblico.
luogo biblioteca
possibili partners Comune (assessorati istruzione, cultura, politiche sociali) ANCI, AUDIS, biblioteca civica, Associazioni genitori, INU, Ordine Architetti, rete professioni
target cittadinanza, genitori, studenti scuole secondarie, studenti universitari,associazioni
secondo incontro – curatore Anna Sfardini
Oltre il senso del luogo urbano: disegnare nuovi spazi pubblici
Una delle dimensioni centrali della città è da sempre quella della comunicazione: uno spazio costruito, abitato, vissuto da flussi di persone, merci, culture, saperi che ne raccontano la fisionomia e l’identità, trasformandole nel tempo. E, da sempre, la città comunica attraverso la definizione di spazi comuni in cui immergersi per condividere esperienze, cogliere il senso dell’appartenenza ad essa. Oggi l’accostamento tra i concetti di città e comunicazione tende a delineare il modello della smart city, una grande infrastruttura tecnologica e immateriale destinata a migliorare la comunicazione tra amministrazione pubblica e cittadini nei diversi settori del vivere quotidiano: la città diventa lo sfondo di esperienze frammentate, tanto più immersive quanto più digitali e individualizzate, in cui i luoghi si trasformano in punti di accesso a sistemi tecnologici di informazione e comunicazione che forniscono buona parte del contenuto dell’esperienza della città. L’incontro tra media e città trasforma, senza annullarlo, lo statuto dello spazio pubblico, il suo ruolo, il suo senso comunicativo in direzioni che dipendono dalle pratiche sociali di inclusione e definizione simbolica dei territori urbani. Urbanlab propone di sviluppare questo tema indagando i modi e le pratiche con cui la cittadinanza under 35 “media” gli spazi pubblici della sua città: quali luoghi fungono oggi da spazi pubblici urbani? Quali pratiche li attraversano? Che elementi (architettonici, mediali, umani) li caratterizzano? L’intervento si sviluppa in due fasi: il primo incontro finalizzato a condividere la prospettiva di ricerca di Urbanlab sugli spazi pubblici e coinvolgere il pubblico in un percorso di ricerca empirico; il secondo incontro dedicato alla restituzione dei racconti sulla città e i suoi spazi e alla definizione di una mappa “umana” dei nuovi spazi pubblici cittadini. Brevi contributi di immagini, testi in particolare delle giovani generazioni e di una pubblicazione in progress, con il coinvolgimento delle biblioteche come luoghi accessibili del sapere.
luoghi web, social media, una piazza fisica
possibili partners Comune (assessorati già richiamati. Assessorato all’urbanistica e LLPP) ANCI, AUDIS, INU, Ordine Architetti, CCIAA, Confindustria, Biblioteca, Associazioni fotografia/media, scuole di Arti Visive, Università, Licei e scuole d’Arte
target cittadinanza, studenti scuole secondarie, studenti universitari, professionisti under 30
terzo incontro – Marco De Michelis, Angelo Monti, Luca Imberti, Augusto Colombo
La città come luogo di relazione
La città è luogo relazionale per storia e necessità. L’uomo fonda l’invenzione della città su questo bisogno. All’imperativo relazionale sono riconducibili le parole-guida che indirizzano il dibattito sulle politiche urbane e sui processi rigenerativi: centro e periferia, urbanità e urbanizzazione, economia cooperativa e lavoro, spazio pubblico e mixitè funzionale, emarginazione e inclusione, comunicazione e informazione, circolazione e libertà. Anche in questo caso, l’approccio di Urbanlab vuole essere quello di letture collaterali: non la stretta analisi disciplinare di tecnici e specialisti, ma piuttosto un racconto per tutti i protagonisti della vita e della cultura urbana, tra cui anche i tecnici e gli specialisti. La proposta è in forma di dialogo tra figure di rilievo della ricerca applicate alla operatività e gestione dei contesti urbani.
L’ipotesi prevede la partecipazione in forma di dialogo tra personalità impegnate sui temi sollecitati dalle parole chiave già richiamate. Il dialogo verrebbe poi ampliato con il coinvolgimento, tra il pubblico, dei contributi interlocutori predisposti dai rappresentanti delle associazioni del mondo culturale, professionale e imprenditoriale.
luogo uno spazio della dismissione industriale o un luogo significativo della città
possibili partners Comune (assessorati richiamati al punto 2), ANCI, CCIAA, INU, AUDIS, Ordine Architetti, Rete professioni, ANCE, Università, Associazioni territoriali quale Collegio Ingegneri e Architetti di Monza
target cittadinanza, professionisti, studenti universitari, associazioni